martedì 25 ottobre 2016

Step 04 - I colori nel mito




Il colore Rosso sangue è fortemente presente all'interno del mito e sin dall'antichità viene usato per esprimere e raffigurare sia figure di amore e di passione che figure rappresentanti la guerra e la violenza. 


Sono molteplici per questo colore i vocaboli che in antichità vennero usati per denotarlo, a seconda di gamme e gradazioni: porpora, scarlatto, kèrmes, blatta, giacinto, ametista… la maggior parte dei quali avevano una origine comune, derivavano dalla parola 'sangue'. Inizialmente l'utilizzo del rosso era esclusivo dell'ambito religioso, ma con il tempo si ampliò a quello civile e profano: lo troviamo negli arredi sacri (tende, porte, stipiti), nelle vesti e nei mantelli per le statue divine, negli indumenti e nei troni dei sovrani, dei sacerdoti (per la concezione teocratica dell'origine divina dei re). Nel XVII secolo a.C. furono i Cretesi a scoprire l'estrazione della porpora dalle "murex" (della famiglia dei muricidi, diffusi sopratutto nei mari caldi, dotati di conchiglia robusta) e a tramandarla ai Fenici. Grazie a questa scoperta, gli Egizi sostituirono la porpora all'henné per la tintura dei capelli, del corpo e dei tessuti; gli Ebrei e i Romani con la porpora vestivano il loro re e successivamente quest'ultimi estesero il permesso di indossare questo colore anche ai magistrati ed agli alti funzionari; i Greci infine usarono la porpora per vestire gli dèi e gli eroi. 


Il colore rosso oltre a venire associato alla parola "sangue", venne altresì connesso alla parole "vino" con significati di virtù magiche di potenziamento e glorificazione della vita. Secondo le civiltà antiche gli uomini e gli dèi sono stati creati e scaturiti dallo spargimento del sangue delle divinità, e per tal motivo il sangue occupa un ruolo determinante nei sacrifici di purificazione: attraverso l'unzione con il sangue si ottengono rigenerazione e ringiovanimento. Le proprietà del colore rosso avevano altresì una funzione apotropaica e catartica, le sostanze rosse infatti, avevano una funzione protettiva, di difesa e purificazione. In questo senso  si utilizzavano ad esempio amuleti per essere al sicuro dalle forze malefiche, bende di lana rossa avvolte attorno alla cosa/persona da proteggere o unzioni di templi e case con il sangue per placare e tenere lontani i demoni. Questo colore è preponderante anche in ambito funerario, fin dalla preistoria infatti, si usava cospargere i cadaveri di cera rossa poiché la credenza suggeriva che il rosso avesse poteri purificatori e vivificatori. Al significato funerario e nefasto del colore rosso, si oppone un rosso che simboleggia lusso, potenza e regalità. Presso gli antichi Egizi il rosso nella sua accezione positiva era connesso con la forza, la gioventù,la salute, il vigore e la regalità; successivamente però, nell'età Tardo-imperiale, la porpora perse la sua accezione regale e venne connessa alla superficialità a causa dello sfarzo e della ricchezza esageratamente ostentati. Sarà solamente con l'avvento del Cristianesimo che questo colore riacquisterà il suo valore iniziale. E' inevitabile poi associare il rosso a Marte, Dio della guerra, alla distruzione, alle battaglie e al sangue versato sul campo durante le guerre che hanno segnato tutti i popoli predecessori al nostro. 





http://www.acam.it/simbolismo-del-colore-rosso/

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